Ruvo di Puglia Web Blog dà libero sfogo alle opinioni. Scrivi, commenta, segnala, denuncia....

Pagine

17 settembre 2012

Ruvo di Puglia » News » » Ruvo » CIRCA VENTIMILA PERSONE HANNO FESTEGGIATO IL RITORNO DEL TALOS FESTIVAL DI RUVO DI PUGLIA

Ruvo di Puglia » News » » Ruvo » CIRCA VENTIMILA PERSONE HANNO FESTEGGIATO IL RITORNO DEL TALOS FESTIVAL DI RUVO DI PUGLIA

10 settembre 2012

Iniziati i lavori di rifacimento di Piazza Dante

10 luglio 2012

Le poche panchine della Pineta Comunale

La Pineta Comunale con tutta onestà negli ultimi tempi e grazie al grande lavoro di due imprenditori, Salvatore Catalano e Luca Cappelluti, sta funzionando bene ed è piena di vitalità che non si vedeva da tempo. Haimè, ci sono poche panchine dove la sera al fresco dei pini, i cittadini siedono per gustare la frescura che la Pineta dona. Ecco che vi proponiamo la mail di una lettrice che ci chiede di pubblicarla e dopo aver verificato se fosse attendibile, ci siamo recati per diverse sere in pineta per chiedere ai fruitori cosa ne pensassero della carenza delle panchine in Pineta. Andiamo per ordine. Eccovi la mail che ci è giunta in redazione che vi proponiamo:

“Buon giorno, sono F.A. ed essendo una fruitrice della pineta comunale, volevo sottoporvi un problema che ho notato ogni qualvolta si è in pineta. In verità quest’anno si è notato un aumento dei cittadini che la sera preferiscono stare in pineta ma puntualmente la metà si siede ai cordoli di cemento appoggiando sotto il sedere fogli di giornale o altro. Puntualmente purtroppo quei fogli di giornale vengono abbandonati ogni sera e la pineta rimane purtroppo sporca. Questo purtroppo accade tutte le sere, e mi sono chiesta: possibile che solo io veda questo, mentre anche gli amministratori ed il sindaco che una sera ho visto presente ad una manifestazione non riesce a vedere questo problema della pineta? Ormai è piena tutte le sere ma se non ci sono sedili idonei cosa fare? Se al posto dei giornali ci fossero dei cuscini non saprei tipo appiccicati al gradino per salire sulla piscina non sarebbe meglio? Poi chiedo al sig. Sindaco, con tutti i tecnici che paghiamo al comune, possibile che non s possa delegare uno dei tecnici per trovare una soluzione visto che il muretto diventa una panchina naturale ma con accorgimenti tecnici da non utilizzare la carta? Bè penso che ci vorrebbe poco tempo e pochi soldi. Grazie” .

Dopo aver ricevuto la mail, ci siamo attivati e per tre serate ci siamo fatti una passeggiata in pineta in orari differenti per capire il problema e se effettivamente fosse un problema. In effetti le panchine sono poche rispetto all’affluenza e la gente che arriva nelle prime ore, preferisce rimanere al fresco per diverso tempo e quindi non lascia le panchine fino a sera tardi. Sicchè le panchine rimangono sempre occupate e si vedono molti cittadini portare fogli di giornale per sedersi sui cordoli che delimitano la pineta con la piscina. Abbiamo chiesto un po’ qua e un po’ la quali fossero i pareri dei cittadini ed eccone alcuni. “Quest’anno ci piace la pineta, ma le panchine sono poche per il numero di persone che la frequentano.” Ancora, “Per potersi sedere bisogna mandare qualcuno nelle prime ore della sera per prendere il posto”. “Credo che si doveva capire che dopo la pubblicità dei nuovi gestori qualcosa doveva cambiare, peccato che non si è capiti che dovevano aumentare le panchine”. Insomma un po’ tutti chiedono la stessa e medesima richiesta. Più panchine. Abbiamo notato anche noi che in realtà molti utilizzano il cordolo che divide la pineta alla piscina come panchina, mettendo come cuscino dei giornali che vengono abbandonati puntualmente. Siam d’accordo con la mail della Signora A. che ci vorrebbe una soluzione che solo il Comune potrebbe prendere. Noi ci aggiungiamo di creare un controllo per le bici che scorazzano per tutta la pineta senza che nessuno li gestisca.

18 aprile 2012

Il giorno del dolore: Ruvo rivolge l’ultimo saluto a Giuseppe Di Terlizzi

La pioggia caduta su Ruvo di Puglia negli ultimi quattro giorni non ha mitigato il grande dolore della città per la tragica morte di Giuseppe Di Terlizzi, il commerciante di generi alimentari di 40 anni ucciso la sera del 13 aprile scorso durante una rapina compiuta nella sua salumeria di corso Piave da quattro banditi armati di pistola e con il volto coperto. Mentre proseguono le indagini dei carabinieri per assicurarli alla giustizia, tutta la città ha partecipato in cattedrale ai suoi funerali, stringendosi attorno alla moglie Lucia Di Bisceglie, ai suoi due figlioletti, Antonio ed Angela ed ai suoi familiari per non farli sentire soli nel loro immane dolore. Sulla bara, posta sull’altare maggiore del duomo, è stato posto un maxischermo su cui sono state riprodotte gigantografie di Giuseppe Di Terlizzi da solo, con la moglie Lucia ed i suoi due figlioletti, insieme ad un messaggio d’amore dei suoi familiari più cari: “mi dicevi che la vita passa e i ricordi restano. Un immenso saluto dal tuo unico grande amore Lucia e dal grande sorriso dei tuoi piccoli Antonio e Angela”. Ad amici e clienti della sua salumeria, invece, il difficile compito di leggere con le lacrime agli occhi dei pensieri sul commerciante ucciso per una manciata di euro. Alla presenza del sindaco di Ruvo di Puglia, Vito Nicola Ottombrini, dell’amministrazione comunale intervenuti in veste ufficiale con la fascia tricolore ed il gonfalone della città, dei commercianti, dei componenti della sezione ruvese dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e dei compagni di scuola di Antonio ed Angela Di Terlizzi, il rito funebre è stato officiato dal vescovo della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi, mons. Luigi Martella, mentre le campane della cattedrale, per volontà della famiglia Di Terlizzi, non suonavano rintocchi a lutto ma a festa. Il Pastore Diocesano, nel corso della sua omelia ha ricordato la figura del salumiere ruvese. “Era un marito e padre esemplare – ha esordito il vescovo – un cristiano convinto ed organizzatore di pellegrinaggi verso mete religiose. Era uno di noi, un amico, un fratello, verso la cui fine c’è incredulità”. Dopo aver rimarcato che la comunità cristiana e ruvese sono vicine alla famiglia del compianto commerciante, mons. Luigi Martella ha chiesto a Giuseppe Di Terlizzi di “vigilare sulla moglie Lucia ed i suoi bimbi, che hanno sperimentato così presto un dolore così grande”. Il primo cittadino ruvese, invece, si è rivolto ai familiari del commerciante barbaramente assassinato. “Il vostro Giuseppe – ha esordito Ottombrini – era buono, onesto, legato alla famiglia. Così sarà ricordato. Non meritava quella fine”. Il sindaco di Ruvo, infine, ha rivolto un appello: “non si strumentalizzi la vicenda. Dobbiamo essere tutti uniti per la legalità e la sicurezza della città. L’amministrazione comunale e la città – ha concluso il primo cittadino ruvese – vi saranno vicine con l’auspicio che in futuro non ci saranno più sacrifici di questo genere”. Terminato il rito religioso, il feretro del salumiere ruvese, accompagnato dalla banda e da un corteo composto da autorità politiche provinciali e locali, è stato condotto in un clima di dolore , tristezza e commozione dinanzi al negozio di generi alimentari di corso Piave in cui Giuseppe Di Terlizzi ha perso la vita, prima di recarsi al cimitero comunale dove giovedì 19 aprile avverrà la sua tumulazione. Interpretando il dolore, lo sconcerto e lo sdegno dell’intera comunità per la scomparsa di Giuseppe Di Terlizzi, in occasione dell’ultimo saluto al commerciante di generi alimentari, il sindaco con una propria ordinanza ha proclamato il lutto cittadino, in segno di profondo rispetto e di partecipazione a quanto la famiglia del salumiere barbaramente assassinato sta vivendo in questi giorni e per consentire iniziative di riflessione. In tutti gli uffici pubblici ed in tutte le scuole di ordine e grado l’attività è stata sospesa, osservando tre minuti di silenzio consecutivi a partire dalle ore 12, mentre i dirigenti degli istituti scolastici cittadini hanno organizzato iniziative di riflessione sul tragico avvenimento vissuto dalla cittadina ruvese e sul problema della violenza. Tutti gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali sono state ferme dalle 16 alle 19, in concomitanza con la cerimonia funebre, ed hanno disattivato le loro insegne luminose per l’intera giornata. Sugli edifici comunali, pubblici e scolastici, infine, sono state esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Le categorie dei commercianti, inoltre, per giovedì 19 aprile, hanno proclamato la chiusura delle attività dalle 19 alle 21.30 per partecipare tutte insieme al “Corteo di Solidarietà” che partirà da piazza Matteotti, al termine di una seduta monotematica del consiglio comunale, per recarsi dinanzi alla salumeria di corso Piave teatro della tragica rapina costata la vita a Giuseppe Di Terlizzi.
Massimo Resta

14 aprile 2012